Atmosfera
È un posto unico ed è per questo che da quasi tutta Italia vengono a cercarlo. Unico perché adagiato su una collina intorno al lago di Como, a picco su uno dei panorami più esclusivi che ci siano. Il ristorante Gatto Nero di Cernobbio è la meta preferita anche dai vip che abitano da tempo il lago: non è affatto difficile trovarsi accanto all’ora di cena George Clooney o l’ultimo acquisto in casa Inter…
Il gestore e proprietario, Fausto Fontana, conosce molto bene la clientela e sa come prenderla: ha arredato l’interno, come la meravigliosa terza vista lago, con oggetti raccolti ovunque, dando un respiro elegante e vagamente radical chic all’ambiente. La strada per raggiungerlo è piuttosto impervia: parcheggio non ce n’è, ma alla porta ci sarà ad attendervi una persona pronta ad accompagnarvi a quello più vicino e poi riportarvi con un servizio navetta alla fine della cena.
Importante prenotare e richiedere i tavoli vista lago.
A tavola
Menu piuttosto elaborato ma non vario, modificabile al solo cambio di stagione: tra gli antipasti, ricercato lo sformatino di cous cous con scampi e verdure croccanti, classica ma altrettanto buona la sfogliata di carciofi con scaglie di grana.
Tra i primi piatti, assolutamente consigliati i ravioli fatti in casa conditi con crema di taleggio e il risotto ai funghi porcini, spesso colti il giorno prima. Sicuramente più forte sui secondi piatti, sia di carne che di pesce, lo chef propone d’inverno ottimi i filetti cucinati in vario modo, d’estate il pesce, prevalentemente tonno, in ottimi filetti, rombo, branzino in crosta, pesce spada su letto di cipolle.
I dolci sono fatti in casa, e sono molto gustosi: il consiglio è per la creme brulè con caramello croccante e per il tiramisù. A seguire, con il caffè, piccola pasticceria servita a tavola oppure la sorpresa di recipienti di caramelle gommose per addolcire la fine del pasto.
Cantina molto varia, anche se più interessante a livello regionale.
I prezzi sono piuttosto elevati (intorno a 60/70 euro a persona): la sensazione è che si paghi più il posto che la buona tavola. |